DOV'E' LA VITTORIA?
Capisco che quanto sto per scrivere interessi poco ai sempre più rari lettori di questo blog sperduto nel deserto della rete. Più che altro questo post è una seconda risposta (prima la trovate direttamente qui nei commenti) a un anonimo commentatore del mio blog su Splinder che non condivideva certe mie opinioni sui neocampioni mondiali, festeggiati ieri al Circo Massimo per aver fatto il minimo richiesto a professionisti pagati ben oltre i loro meriti.
La domanda del titolo è invece giustificata dagli effetti dei festeggiamenti e dalle assurde giustificazioni che si fanno a riguardo, anche da giornalisti e politici, che chiudono gli occhi di fronte a scempi e schifezze di ogni tipo. Qui non si tratta di essere antiitaliani, come qualcuno potrebbe sostenere, ma di essere persone civili.
Di seguito ecco un piccolo esempio del prezzo della vittoria mondiale (fonte principale: Se il teppista si mescola alla festa, di Stefania Miretti, sulla Stampa di oggi).
Torino. Migliaia di imbecilli usano la festa per sfogare rabbia e frustrazioni: auto prese di mira, anche con famigliole dentro, e fatte oscillare fino quasi a ribaltarle, quando non prese a pugni e calci.
Novara. Un accoltellato mentre cercava di sedare una rissa tra tifosi festanti.
Santa Margherita Ligure. Un ragazzo, che arrivava in motoscafo da Rapallo, è stato sbalzato in acqua ed è morto.
Mestre. Tifosi inferociti distruggono un autobus urbano, con un assedio da guerra medioevale.
Padova. I trenta poliziotti in servizio vengono aggrediti dalla folla festante e in sette finiscono all'ospedale.
Pesaro. Danneggiata la Sfera grande di Arnaldo Pomodoro e la fontana di Lorenzo Ottoni.
Roma. Semafori, cassonetti e vetrine ne hanno fatto le spese. In più, svastiche al cimitero ebraico.
Napoli. Auto incendiate, danni ovunque e dieci feriti gravi.
Salerno. Morto un sedicenne caduto da un'auto ribaltata.
A quanto pare la gioia è diventata un pretesto per trasformarsi in teppisti urbani. Aiuole devastate da auto in corsa, motociclette che si buttavano nel caos dei pedoni e teste di cazzo assortite che infierivano su tutto e tutti, nella totale indifferenza di chi guardava e, anzi, lasciava fare. Naturalmente le televisioni hanno glissato, meglio il sopravvalutato Del Piero che imita Freddie Mercury cantando We are the Champions o Materazzi che stona come un ubriaco.
Poi guardi la Francia e vedi che a Parigi sono morti in cinque per festeggiare la semifinale vinta sul Portogallo e allora ti rendi conto che forse è un'intera civiltà che sta declinando pericolosamente...
Musica maestro: Frankie Hi-Nrg, Quelli che benpensano.
Capisco che quanto sto per scrivere interessi poco ai sempre più rari lettori di questo blog sperduto nel deserto della rete. Più che altro questo post è una seconda risposta (prima la trovate direttamente qui nei commenti) a un anonimo commentatore del mio blog su Splinder che non condivideva certe mie opinioni sui neocampioni mondiali, festeggiati ieri al Circo Massimo per aver fatto il minimo richiesto a professionisti pagati ben oltre i loro meriti.
La domanda del titolo è invece giustificata dagli effetti dei festeggiamenti e dalle assurde giustificazioni che si fanno a riguardo, anche da giornalisti e politici, che chiudono gli occhi di fronte a scempi e schifezze di ogni tipo. Qui non si tratta di essere antiitaliani, come qualcuno potrebbe sostenere, ma di essere persone civili.
Di seguito ecco un piccolo esempio del prezzo della vittoria mondiale (fonte principale: Se il teppista si mescola alla festa, di Stefania Miretti, sulla Stampa di oggi).
Torino. Migliaia di imbecilli usano la festa per sfogare rabbia e frustrazioni: auto prese di mira, anche con famigliole dentro, e fatte oscillare fino quasi a ribaltarle, quando non prese a pugni e calci.
Novara. Un accoltellato mentre cercava di sedare una rissa tra tifosi festanti.
Santa Margherita Ligure. Un ragazzo, che arrivava in motoscafo da Rapallo, è stato sbalzato in acqua ed è morto.
Mestre. Tifosi inferociti distruggono un autobus urbano, con un assedio da guerra medioevale.
Padova. I trenta poliziotti in servizio vengono aggrediti dalla folla festante e in sette finiscono all'ospedale.
Pesaro. Danneggiata la Sfera grande di Arnaldo Pomodoro e la fontana di Lorenzo Ottoni.
Roma. Semafori, cassonetti e vetrine ne hanno fatto le spese. In più, svastiche al cimitero ebraico.
Napoli. Auto incendiate, danni ovunque e dieci feriti gravi.
Salerno. Morto un sedicenne caduto da un'auto ribaltata.
A quanto pare la gioia è diventata un pretesto per trasformarsi in teppisti urbani. Aiuole devastate da auto in corsa, motociclette che si buttavano nel caos dei pedoni e teste di cazzo assortite che infierivano su tutto e tutti, nella totale indifferenza di chi guardava e, anzi, lasciava fare. Naturalmente le televisioni hanno glissato, meglio il sopravvalutato Del Piero che imita Freddie Mercury cantando We are the Champions o Materazzi che stona come un ubriaco.
Poi guardi la Francia e vedi che a Parigi sono morti in cinque per festeggiare la semifinale vinta sul Portogallo e allora ti rendi conto che forse è un'intera civiltà che sta declinando pericolosamente...
Musica maestro: Frankie Hi-Nrg, Quelli che benpensano.