Monday, November 06, 2006

STRANI EFFETTI DI UN SILENZIO INUSUALE.

Tutto tace. O almeno sembra. Lo deduco spulciando tra i miei blog preferiti, che, tranne rari casi, sono sempre meno aggiornati. Su molti di loro inoltre appaiono post in cui si fa esplicito riferimento alla mancanza di idee o alla scarsa voglia di mettersi a digitare parole e parole sullo schermo. Certo, osservando questo blog, non pare che il sottoscritto si differenzi dalla massa: il post precedente risale a fine agosto e su Splinder scrivo poco e mi accorgo che raramente pubblico qualcosa di interessante. Forse il batrace si è gonfiato troppo, come nella nota favoletta: troppi blog in rete e il giocattolo ha finito per guastarsi. Forse, come accaduto anche a me, arriva un periodo in cui non hai voglia di scrivere e, piuttosto che dire per forza qualcosa, preferisci tacere. Forse la moda è passata e uno spazio personale non è più una cosa così ambita. Ai posteri l’ardua sentenza.

Sinceramente mi spiace che alcuni dei miei blog preferiti siano così raramente aggiornati. Su quelli linkati passo spesso, leggo quanto più possibile e, ogni tanto, commento. Io sono arrivato nel mondo dei weblog in un periodo che si può definire a medio termine: quando infatti aprii il mio primo diario on line era l’ottobre del 2003 e su Clarence (la mia prima piattaforma) di blogger attivi già ce n’erano parecchi. Poi, attratto dalla novità e da un editor veramente piacevole passai su Iobloggo. A settembre 2005 sparii di punto in bianco anche da Iobloggo, cancellando un blog ove credo di aver scritto alcuni dei miei pezzi migliori, specie quelli ad argomento artistico, e dove mi ero raccontato nel bene e nel male: ricevevo moltissimi commenti e di tanto in tanto modificavo la famosa “colonna sinistra” dell’homepage, quella in cui si mettevano cose personali, link, referrer e altro ancora, un in miscuglio di informazioni utili senza dubbio a far capire parecchie sfumature di me. Nel frattempo, a inizio 2005, avevo aperto anche un blog splinderiano, dove mi esprimevo solo per post brevi, come faccio ancora adesso: in questo caso si trattava più di una sfida, per vedere se anche su Splinder sarei riuscito a creare un gruppo di lettori / commentatori. Grazie ai due blog citati ho avuto modo di conoscere molte persone, non solo nell’ambito dello scambio di opinioni scritte, ma pure fisicamente. Alcune di loro hanno rappresentato un capitolo importante della mia vita recente e difficilmente me ne dimenticherò.

Infine, in concomitanza con la sparizione da Iobloggo, ho aperto questo diario asettico e irregolare, sia nei temi che nei tempi, aggiornato con frequenza mensile fino all’estate e ora semidiroccato, come quelle vecchie caserme di confine tra le montagne. Non cerco commentatori a valanga, altrimenti sarei rimasto dov’ero, ma solo uno spazio in cui scrivere di ciò che mi garba maggiormente. L’intenzione è di trasformarlo in uno spazio in cui parlare di arte e di mostre visitate, magari ripescando (o, meglio, cercando di riscrivere) alcuni dei post ad argomento artistico che proponevo su Iobloggo. Se nessuno li leggerà, pazienza. Se invece qualche estimatore, magari tramite motore di ricerca, passerà da queste parti e avrà voglia di dire la sua, ben venga.

Ora non resta che un problema: avrò tempo e voglia di scrivere nei prossimi mesi?

Musica maestro: Patty Pravo, Se penso a te.

12 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Mmh... Mi ha molto colpito questo tuo post. Hai ragione.
Io, per molto tempo, ho aggiornato il blog quotidianamente. Poi, pian piano, la frequenza è diminuita, ma non perchè non ci fossero più idee. Anzi! Le idee le avevo eccome, e s'ingrossavano e diventavano più solide, e gli argomenti più arditi, e il linguaggio un po' meno mediocre. Comunque, stranamente, pubblicavo di meno.
E tutt'ora non è che io sia una macchina in quanto a regolarità e efficenza. Però la cosa non mi disturba affatto. Un po' meno fatti miei, un po' più qualità e magari anche roba interessante. Un po' meno sfogo e un po' (pochino) più meta-letteratura.
Se la blogosfera è morta... Chi lo sa. Del resto, non me ne importa nulla. Non sono una grande lettrice di blog. Ma ormai questo strumento è nato, e io sono decisa a usarlo.
Con buona pace mia, e di chi invece non sa che farsene...

Per cui: hold on!

9:48 AM  
Anonymous Anonymous said...

Un ritaglio di tempo si trova prof , è la voglia e l'ispirazione che a volte mancano , non le idee. Per quanto mi riguarda la mia sosta e la mia mancanza di ispirazione vengono da esperienze di vita che ti cambiano totalmente e fino a quando non riesci a riassestarti nel nuovo mondo che ti si è creato attorno è difficile esprimersi su altro.
Per quanto riguarda i blog non credo che il giocattolo si sia rotto. Credo che il blog sia invece diventata una sorta di dipendenza per chi ne possiede uno da un po' di tempo , se non un altro lato della nostra vita. Ognuno ne usa e ne abusa come vuole ed è questo il bello , la possibilità di confrontarsi e conoscersi, possibilità che viene uccisa dal piacere della popolarità , di quanti visitatori e commenti si "fanno".
Potremmo continuare a parlare ancora tanto di blog , di come vengono vissuti , a cosa servono , come li utilizziamo e perchè li utilizziamo. Al di là di queste finezze sociologiche ti invito prof a non mollare mai ( come la nostra inter ) , prenderti le tue pause senza patemi d'animo. Senza conoscere tramite i blog ho conosciuto persone di cui , per motivi diversi , ho profonda stima , come te.

9:16 AM  
Anonymous Anonymous said...

Leggo i blog quando posso e aggiorno il mio quando ho tempo [ed ultimamente il tempo lo trascorro viaggiando per lavoro :-( ]. Mi piacerebbe scrivere durante la giornata, spesso non ho un pc a disposizione e poi rimando...e non scrivo più.
Ciao prof!

xx1120

9:04 AM  
Anonymous Anonymous said...

ciao prof
io ho cambiato blog e mi hanno cancellato il precendente, sig!!!
io scrivo sempre e aggiorno, ma scelgo e vado verso la qualità ...
Come stai ? dove sei , quest'anno a scuola ? tutto bene?

1:17 PM  
Anonymous Anonymous said...

Probabilmente il fatto che il tuo blog non sia più visitato da nessuno dipende da ciò che scrivi. Sembra che polemizzi per il puro gusto di farlo e le tue analisi spesso non sono oggettive.

10:11 AM  
Blogger magistermaximus said...

X il quinto commentatore (o commentatrice):

1. in effetti le mie analisi sono ben poco oggettive, forse perché almeno in rete posso esprimermi in maniera soggettiva

2. che mi si commenti o meno, alla fine poco importa (molti blogger passano a elemosinare link su altri blog, io ho un gruppetto che legge e commenta e mi basta)

Rispetto comunque ciò che dici e in parte ti do ragione, probabilmente è per quello che scrivo. Però, chiunque tu sia, preferirei che ti firmassi almeno con un nome (anche perché magari ci si conosce pure).

Ciao, Massimo

11:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

io scrivo x me , poi se mi leggono è sempre un piacere e se mi commentano anche
penso che se un blog non mi piace , devo solo non leggerlo
magari piace ad altri !!
ma trovo certi commenti inutili e poco costruttivi, soprattutto quelli anonimi
un saluto a massimo !!!

12:31 PM  
Blogger PAREKKIOcONfUSa said...

eh..purtroppo hai ragione..
un tempo avevo un blog su "spaces" però scrivevo poco e niente, o magari nn scrivevo cose troppo personali visto che tutti (amici e parenti) hanno il mio indirizzo msn e quindi potevano accedervi facilmente e curiosare nella mia vita "privata"...quindi dopo un pò l`ho eliminato e da poco ho creato questo blog su "blogspot.com"
qui nn devo aver paura di scrivere cose personali e mi sbizzarisco ^__^ e sopratutto cerco di postare tutti i giorni, magari quando nn ho voglia di scrivere più di tanto metto solo una fotografia ( magari che rispecchi il mio stato d`animo^^), in effetti mette un po di tristezza quando alcuni postano raramante... ma alla fine ognuno e libero di fare ciò che vuole...
io scrivo (credo) anzitutto per me..poi naturalmente fa piacere vedere che ci sn tanti visitatori...
un po meno che nn ciano commenti...

vvvvabbè se vi vá passate a curiosare nel mio blog e magari lasciate qualche traccia del vostro passaggio^^
io continuo a fare un po di zapping in qualche blog^^
ciauZZZ

1:25 PM  
Blogger Alessandra Elle said...

Sai, Prof., io ricordo ancora con tantissimo affetto quel tuo blog su iobloggo... sofferto, appassionato, scanzonato, un blog che mi ha dato la possibilità di conoscerti, prima leggendoti in silenzio, poi palesandomi. Sei stato tu a farmi venire voglia di aprire un vero diario, meno astratto di quel mio primo tentativo di blog aperto per quasi due anni dal 2005, pieno di considerazioni e poesie.

Quando hai chiuso, cancellato, ho sofferto. Ma ho capito.
Sai, Prof., tamo che sia la mancanza di imput a farci passare la voglia di scrivere, viviamo in un mondo in cui i blog più aggiornati sono quelli su Costantino, e questo ti dice tutto. Personalmente, al di fuori delle mie vicende personale, non trovo altro di cui scrivere. E quando mi si fa vuoto dentro - come succede, ciclicamente - semplicemente smetto di scrivere.

Ora sono 'riapparsa' in questa modalità 'protetta'. E sai perché? Perché voglio che chi arrivi lì dentro lo faccia perché vuole leggermi, non perché vuole fare numero, almeno, questo è uno dei motivi per cui ho scelto di proteggere ai più i miei pensieri. Questo nuovo atteggiamento nei confronti del blog mi rende più *libera*, come penso e credo ti sentirai più libero anche tu, anche se hai scelto un modo diverso per esserlo.

5:50 AM  
Anonymous Anonymous said...

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7:26 PM  
Anonymous Anonymous said...

credo che tutto, blog compreso, abbia un fine.
E questo fine più volte mi è capitato di comprenderlo...
altre volte la vita reale ci espelle dai blog, perchè siamo più impegnati a vivere che a scrivere.
se è così ben vengano le pause...

:* Alcesti

1:14 PM  
Anonymous Anonymous said...

Hai colto veramente nel segno con questo post, non c'è che dire.
Anche io posto raramente, perché ultimamente mi costa fatica parlare delle vicende personali e molte volte mi manca l'ispirazione per scrivere qualcosa di sensato e, anche quando vorrei esprimere qualche cavolata, mi freno perché penso che il mio diario debba contenere delle cose importanti..Insomma, un casino mentale ad elevata potenza.
Tuttavia credo di essere fortunata perché non ho mai avuto patemi d'animo per i commenti e i link al mio blog,e credo che questo tu lo sappia con certezza. Al contrario, il fatto che chiunque abbia il potere di scrivere delle assurdità o delle invenzioni magnifiche m'irrita e non poco, ma con il blog questo c'entra poco, più che altro dovrei riferirmi ai libri di carta stampata (basta andare in una qualsiasi libreria e vedere i primi 20 libri appena usciti di persone soprattutto famose). Lì cala veramente il sipario della letteratura italiana vera.

5:05 AM  

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